You Aren't Ice Princess, without NS Yoon-G

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view post Posted on 30/4/2012, 16:05

I'm the son of Rage & Love

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FanFic senza NS Yoon-G xD è sulle SNSD e un po' anche delle f(x). è abbastanza piaciuta altrove, spero piaccia anche qui xD buona lettura

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CAPITOLO I



Ero appena tornata da una piccola vacanza in montagna. Ci ero andata da sola. Avevo preferito fare qualche settimana di solitudine, tra il lavoro e tutto. Avevo bisogno di un po' di risposo. Meno male che le ragazze mi capivano. Anzi, mi avevano invitata a cena, per il mio ritorno. Niente di lussuoso, solo una cena tra noi, nel nostro appartamento. Il menu sarebbe stato, ovviamente, American food.
<<ragazze, vi prego, ditemi che non cucina Tiffany!!!.>> esclamai.
<<ovviamente. Sono l'unica in grado di mettere un hamburger tra due fette di pane.>>scherzò lei.
<<sono sicura di essere io la migliore in cucina.>> disse SooYoung
<<per magiare, ShinShink, non certo per cucinare>> rise Sunkyu
Ripensando alle ragazze, e al fatto che mi stavano aspettando con una cena probabilmente bruciata, non potevo fare a meno di sorridere. Salii in macchina per tornare in città. Feci una strada diversa. Prima volevo andare a casa a salutare i miei. Erano venuti a Seoul per qualche giorno, ma sarebbero tornati in America a momenti. Non bussai alla porta. Aprii con le mie chiavi. La sorpresa sarebbe stata maggiore. Ma la vera sorpresa non era per loro, ma per me. Una bruttissima sorpresa.
Non appena misi il piede nell'atrio vidi solo un corpo abbracciarmi e piangere. La mamma. Nel vederla così distrutta mi venne un attacco di panico e terrore. Cosa poteva essere successo? Nel divano di casa c'era seduto mio padre, col le mani sul volto. Anche lui emanava la stessa tristezza e disperazione della mamma.
-Papà! Che cosa è successo? Che cosa avete?- dissi preoccupatissima. Tra le lacrime non poterono rispondere subito. Quell'attesa per me fu devastante. Mi ritrovai ad urlare.
-Insomma! Cosa è successo? Mamma... - dissi accarezzandole il viso – Mamma, ti prego, calmati. Mi dici che cosa sta succedendo.-
Lei cercò di fare un respiro profondo e finalmente parlò:- Oh, Jessica... mai dispiace tanto... vedi, si tratta di tua sorella.-
Fu come un fulmine a ciel sereno :- Krystal? Cosa le è successo?-
-Vedi... voleva venirti a trovare. Sai com'è fatta... ama fare delle sorprese. Prese la macchina. E...-
-E..?- chiesi ancora più impaziente – Mamma, per favore, dimmelo!-
Non me lo disse. Riprese a piangere come una fontana. Fu mio padre a continuare.
-Lei... ha fatto un incidente, cara.-
Buio.
Sorpresa.
Disperazione.
Tutte in una volta.
Il mio cuore batteva per l'ansia di saperne di più, ma io non lo sentivo. Era lontano. Era morto. -Come è successo?-
-Un pirata della strada. Si sono scontarti. Lei ha battuto la testa.-
Afferrai mio padre per la camicia.
-Lei sta bene, vero? È in ospedale? Guarirà?-
Nessuna risposta. Mio padre mi fissava con compassione mentre nel silenzio della stanza si sentivano solo i singhiozzi soffocati di mia madre.
-Jessica...- mormorò mi padre. Cominciai a scuoterlo con violenza.
-Lei dov'è? Dov'è adesso? Dimmelo! Dimmelo, ti prego!-
Rabbia. Dolore. Un dolore immenso. Tutto questo si mescolò in lacrime. Sì, lacrime calde che escono dagli occhi e scivolano sulle guance. Lacrime. Ma non erano lacrime normali. Quelle lacrime facevano male. Quelle lacrime erano il sangue del mio cuore. Spezzato. E sgorgante di sangue. Mi buttai tra le braccia di mio padre. La rabbia che avevo in corpo mi ordinò di dare pugni, calci, schiaffi... Mio padre mi bloccò le mani e mi accarezzò il viso.
-È in ospedale. Ma non sta bene.- disse – La botta che prese le fece causare un grave danno celebrale. E...- si bloccò. Lo presi per mano, sperando che continui. Ma fu inutile. Mi guardò, fece un sorriso triste e tornò a fissare il pavimento. La mamma aveva smesso di piangere. Mi accarezzò i capelli.

-Lei è cieca, amore mio.-

Buio.
Sorpresa.
Disperazione.
Tutte in una volta.
E il cuore non smetteva di sanguinare.

-TaeYeon, che ore sono?-
-Tardi HyoYeon. Molto tardi.-
-Dov'è Sica? Ha detto che sarebbe tornata per cena.-
-Probabilmente è proprio della cena che ha paura-
Tiffany mi tirò addosso un cuscino.
-Non negare che ho dato il meglio di me. Ho fatto dei muffin incredibili.-
-Vedrete che per le otto sarà qui.- ci rassicurò la nostra leader

-È tutta colpa mia-
Ospedale. Io tenevo stretta la mano di mia sorella. Ero in ginocchio, con la testa appoggiata sopra il suo lettino. E piangevo. Piangevo e non riuscire a smettere. Krystal, da sdraiata, si sedette. Le guardai gli occhi. I suoi occhi, un tempo sempre allegri, erano bui, opachi, privi di emozione, privi di luce. Fissavano un punto fisso davanti a loro. Ma in fondo non fissavano niente. Mosse un braccio, rimanendo però immobile nel resto del corpo. Lo muoveva a scatti indecisi, nell'aria. Finché non trovarono ciò che cercavano. Cioè la mia testa. La mia testa bionda da accarezzare e consolare.
-Non è vero Sica.- disse. Anche la sua voce era diversa. Piatta. Senza emozioni. - Non è affatto colpa tua.-
-Sì! sì, è colpa mia invece. Se non fossi partita! Io e le mie stupide esigenze di pace e solitudine! -
-La colpa è solo mia. E del mio vizio di fare sorprese. E io ne ho pagato le conseguenze.-
-Mi odio! Sì, mio odio.-
-No Jess. Non devi. Sopravviverò Jess. Molte persone così ci nascono. Io ho già vissuto gran parte della mia vita.-
-E... il lavoro?-
Krystal girò la testa verso la mia direzione, ma non mi guardò. E questo servì solo a farmi aumentare la tristezza, l'angoscia e tanto, tanto senso di colpa.
-Ti riferisci alle f(x)?- chiese – Sono già state informate. Non posso dire che l'abbiano presa bene. Ma sopravviveranno.-
-E... tu?-
Silenzio. Odio il silenzio. Ma odio ancora di più quando le persone che restano in silenzio evitano il mio sguardo. E Krystal, sebbene non mi vedesse, abbassò il capo. Le accarezzai la mano mentre sentivo una nuova ferita aprirsi nel petto.
-Sto bene Sica. - disse – Davvero.-
La abbracciai. Lei si abbandonò completamente nelle mie braccia. Le pettinai i capelli neri lucenti con le dita. Quasi mi spaventai quando la sua testa ebbe uno scatto. Era solo un singhiozzo. Ma quel singhiozzo divenne fatale, perché si trasformò presto in un pianto. Fu fatale per me.
-Sto bene.- disse lei, con la faccia completamente bagnata – Sto benissimo.-

Pronto? Pronto?-
-Pronto. Ciao HyoYeon. Sono Jessica.-
-Jessica! Ma dove sei finita? Ci stavamo preoccupando.-
-Tranquille, non dovete preoccuparvi. Sto bene.-
-Bene. Quindi stai arrivando?-
-No.-
-Come no? Dove sei?-
-A casa dei miei. Scusa, ma oggi cenerò da loro. Torno stanotte.-
-Ma... ma come? Devi venire. Fany ha fatto i muffin. I m-u-f-f-i-n! -
-Hai ragione e mi dispiace molto. Ma preferisco stare qui. Non aspettatemi alzate.-
- Jessica, è successo qualcosa? Pronto? Jessica?-
-...- aveva riattaccato.
La sua voce non era la stessa. Roca, rotta dal pianto. Forse era solo stanchezza per il viaggio. Comunque sia, mentre appoggiavo la cornetta, non potevo fare a meno di essere preoccupata. Guardai le ragazze. Mi fissavano preoccupate. Rimasi in silenzio per un po', e poi dissi tutto quello che mi aveva detto Sica, sorbendomi lamentele e sospiri delusi. E io rimanevo pensierosa...
 
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illüsy
view post Posted on 1/5/2012, 17:12




IO TI AMO,no,dico ma lo sai che vuoldire che ti amo?!!TI AMO,idfvjnhidsfjnhsdjksfnhcksjuhfduydfuh voglio leggere il secondo capitolo dxmsa nfjkndsfkldsilfkjuudifvgjhijksiudf *________________________________________*
TI AMO u.u
 
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view post Posted on 1/5/2012, 17:21

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grazieee <3 anche nell'altro forum era piaciuto *___* bene, allora ecco a te il secondo capitolo

CAPITOLO II



J...Jessica, sei sicura che non vuoi mangiare?-
-Mamma. Ti ho già detto di no! Vattene e lasciami in pace.-
Mia madre si spaventò. Avevo alzato la voce.
-Hai chiamato le tue amiche?.- domandò
-Sì.-
-Hai detto di Krystal?-
- No.-
-Non capisco Jess. Sono tue amiche. Perché non vuoi confidarti con loro?-
-Sono affari miei! Capito? Miei!-
-Ma... continuo a non capire. Credevo fossi attaccata al tuo gruppo. Le consideravi come sorelle...-
-NON MI SERVONO SORELLE. IO NE HO GIÀ UNA. CHE SOFFRIRÀ TUTTA LA VITA PER COLPA MIA!-
-Jess... Non è vero...-
-Vattene! Vattene! Lasciami sola!- e le scaraventai addosso un cuscino. Lei chiuse la porta della mia camera. In quel momento sentii un grande dispiacere nei suoi confronti. Mi ero comportata davvero male. Troppo brusca. E violenta. E scontrosa. Ma pensando a Krystal questo era l'unico modo per sfogarmi, per far sentire a tutti la rabbia verso me stessa. Ma se questa rabbia la rivolgevo anche ai miei cari, non era affatto giusto. Mi buttai a terra e sbattei le ginocchia. Sentii male. Molto male. Ma sacrificare un po' di dolore era proprio il minimo che potessi fare. Mi rannicchiai sul pavimento freddo, con la faccia umida, gli occhi gonfi, i capelli spettinati e sporchi. La tinta bionda se ne stava andando. I capelli pian piano si facevano castani, poi di un marrone più intensi, poi neri. Come la notte. Come il buio. Mi stavo lentamente oscurando.

Le undici di sera. Solo a quell'ora Jessica bussò alla porta. Ci sentimmo tutte più tranquille.
-Uh, la nostra biondina è tornata mora! Sei proprio bella. Così assomigli più a me.- disse Tiffany. Tutte noi ci siamo messe a ridere. Ma Jessica... Jessica no. Si limitò a fare un sorriso triste e sospirare. Forse era solo stanca. O forse no.
-Come è stato il viaggio Ice Princess?-

Perché mi chiamano così? Odio quando mi chiamano così.

-Bene grazie. - disse lei, con poco entusiasmo. - Mi sono rilassata. Ma domani si torna al lavoro.-
- Già...- disse Yuri sbadigliando. - Ma come ti è saltato in mente di venire così tardi? Dovevamo cenare insieme mi pare.-
Jessica si morse un labbro. Sembrava dispiaciuta
- Avete ragione e vi chiedo scusa. Ma non me la sentivo.-

Speravo tanto che si fossero già coricate... perché non mi lasciano in pace?

- Sica...- mormorai avvicinandomi – sicura di stare bene?
Lei mi lanciò un occhiata che pareva volermi fulminare.
- Benissimo. Ragazze, sto bene! Mi volete lasciare in pace!.-
Uscì e sbatté la porta.
Io non sapevo che dire. Ero rimasta bloccata dalla sua reazione. Mi sentii quasi in colpa.
Vidi TaeYeon che prendeva la giacca e usciva, probabilmente per andarle in contro. Sentì qualcuno che mi abbracciava. Sunkyu.
- Sunny...- mormorai con voce rotta. Non piangere mi dissi non piangere!
Sunny mi accarezzò i capelli.
- Cosa ho fatto?- chiesi, più a me stessa che a lei. - Ho detto qualcosa che non andava?-
- No unnie, tranquilla.-
Mi abbracciò e quel suo abbraccio mi servii molto. Almeno in parte.

Faceva freddo fuori. Rimpiansi la giacca. Solo in quel momento mi resi conto che era troppo evidente. Dovevo smetterla di prendermela con le altre. Mi avrebbero chiesto... e io che avrei risposto? Dovevo contenermi.
Sentii urla dietro di me.
- Jessica! Dove sei? Jessica?-
Ignorai quelle voci e continuai a camminare. Dove stavo andando non lo sapevo. Seguivo solo il marciapiede. Le voci non c'erano più. Solo un rumore di alcuni piedi che correvano verso di me. Due mani che mi fermavano. E una voce preoccupata e allo stesso tempo arrabbiata.
- Jessica, ma sei pazza? Si può sapere che ti prende?-
Non risposi. Mi limitai ad abbracciare la mia leader e a scoppiare in lacrime. Lei non sapeva cosa dire. Mi abbracciò di sua volta. Ero talmente talmente distrutta che mi uscirono delle parole dalla bocca. Troppe parole. Parole vere. TaeYeon rimase immobile.
- Sica... oddio... mi dispiace tanto.-
Io mi asciugai le lacrime.
-Giura che non lo dirai a nessuno.-
- Giuro.-

Tornate al nostro appartamento, trovammo SeoHyun e YoonA ad aspettarci.
- Tutto a posto ragazze.- disse TaeYeon – Jessica è solo stanca. In più è in panico.-
- Panico? Per cosa?- chiese SeoHyun
- Domani registriamo la nostra nuova canzone no?- continuò lei – Bè... la nostra Sica è senza voce.-
Che scusa! Decisamente poco convincete. Ma le ragazze se la bevvero.
- Tranquilla Jessica. Al massimo ti modificheranno un po'.- disse YoonA.
- Lo sai che odio quando mi modificano la voce.- la voce era troppo rotta. Andai in camera, quasi fuggendo. Trovai HyoYeon seduta sul letto, che non riusciva a dormire.
- Hyo...- sospirai. Mi sedetti e l'abbracciai.
- Scusa! Scusa tanto!-
Lei non sembrava molto convinta.
- Ti ho offesa, vero?- domanda idiota. Infatti lei annuì.
- Non lo farò mai più, Unnie, promesso. Siamo un gruppo, non voglio litigare con te.-
HyoYeon fece un sorriso senza mostrare i denti. Ma sembrava capirmi. Mi abbracciò. Mormorai un altro ''scusami''. Lei non rispose ma non servivano parole.

Passai la notte in bianco, a singhiozzare silenziosamente, con la faccia sotto il cuscino. Alle quattro del mattino decisi di alzarmi. Le altre dormivano ancora. Andai in bagno e mi guardai allo specchio. Avevo un aspetto spaventoso, la faccia rossa e gli occhi gonfi. Meno male che le ragazze non mi avevano visto. Avrebbero capito che avevo pianto. Mi sciacquai il viso cercando di nascondere le occhiaie ed ogni segno di quella notte con un po' di trucco. Mi feci la tinta bionda. La preferivo e la ritenevo più saggia in quella circostanza. Mi avrebbe aiutata a sembrare meno cupa. Mi guardai allo specchio. Dovevo mantenere quell'aspetto. Le ragazze non dovevano saperlo. Non in quel momento.

-Buongiorno Sica. - dissi io quando la vidi entrare in cucina. - Ehi. Quando te la sei fatta la tinta.?-
-Esattamente qualche ora fa.- disse lei. La sera prima avevamo chiarito ma non sembrava allegra. Non osai farle notare questa mia osservazione. Avevo paura di litigare di nuovo.

Andare al lavoro mi preoccupava. Sicuramente la voce si era sparsa e tutti mi avrebbero parlato per consolarmi o altro. E alle ragazze che avrei detto? Glielo avrei detto? Decisi di no. Per quel momento. Se qualcuno si avvicinava per dirmi qualcosa in privato avrei trovato una scusa per allontanarmi dalle ragazze.

Jessica al lavoro quel giorno fu molto strana. Tesa. Tutte le volte che qualcuno le se avvicinava si allontanava con una scusa (sì, con una scusa, lo sapevo). E quella persona ci rimaneva di stucco perché magari le voleva solo dire 'ciao'. Per esempio Yunho, che passava di lì, ci chiese se sapevamo qualcosa che lui non sapeva.
-Non sappiamo niente.- gli rispose Seohyun . -Però si comporta in modo strano da ieri sera.-
Lui alzò le spalle e raggiunse il suo gruppo che quel giorno andava piuttosto di fretta.

Molto strano. Il fatto che nessuno sapesse di Krystal. Tutte le volte che qualcuno mi si avvicinava dice un 'ciao Jessica, come va?' ed io ero già pronta a dire 'scusa, devo scappare, ci vediamo dopo' prima di rendermi conto di cosa stavo facendo. Chissà quanta gente ho insospettito stamattina! Bel lavoro Sica.
-Jessica...- mi voltai. Vidi Amber. Diventai bianca come un lenzuolo. In quel momento non m'importò nulla di fare brutte figure o di insospettire qualcuno. Sapevo perché mi voleva parlare. Non le avrei parlato:- Ho un sacco da fare. Se vuoi parliamo dopo.-
-No, Jessica. Noi parliamo adesso. È importante.- mi bloccai. Fantastico. Mi prese e andammo insieme nei bagni, per una maggiore privacy. Là ci aspettavano Victoria, Luna e Sulli. Fantastico!
-Jessica. Noi...- cominciò Amber
-Voi sapete. - dissi interrompendola – Mi basta.-
Loro abbassarono la testa.
-Ci dispiace. Per te.-
-Anche a me dispiace molto. Per voi.-
-Noi... noi sopravviveremo.- disse Amber. Ma soffriva. Si vedeva che soffriva.
-È una vostra grandissima amica.
-È tua sorella.-
Non sapevo più che dire. Mi limitai ad annuire con qualche lacrima nell'occhio, che cercai in tutti i modi di trattenere. Loro mi abbracciarono tentando di tirarmi su.
-Non è stata colpa tua Sica.-
-Vorrei solo... vorrei solo che nessuno sapesse niente.-
-Infatti nessuno sa. Solo noi.-
-Cosa? E come giustificherete la mancanza di Krystal?-
-No, cioè... solo gli artisti non lo sanno. Tutti gli altri sì. Ma non diranno nulla. -
-Oh...-
-Fidati, Sica, nessuno ti darà il tormento o verrà da te per parlarti. Noi volevamo solo avvertirti.-
-E i giornali? Cioè, lo farete sapere al mondo?-
Le f(x) abbassarono tutte lo sguardo.
-Non ancora.-
Io annuì. Le capivo. Fin troppo bene. Ci fu un attimo di silenzio piuttosto imbarazzante e molto doloroso. Alla fine dissi :- Ho un mucchio di lavoro e devo andare. Vi dispiace?-
Loro risposero di no. Feci per uscire dal bagno, ma mi fermai:
-Ah, dimenticavo di dirvelo: TaeYeon lo sa.
-Ah, sì?-
-Sì, scusatemi, ma avevo bisogno si sfogarmi con qualcuno. Ma non dirà nulla, state tranquille.-
-Va bene. Nessun problema allora.-
Uscii dal bagno e raggiunsi le altre.
-Jessica, dov'eri finita? Ci aspettano!-
-Scusa, ero in bagno. Possiamo andare.-

Mentre andavamo verso la sala di registrazione qualcuno mi passò dei fogli e mi chiese se potevo fare delle commissioni. In certi momenti mi sentivo come una ragazzina delle medie che andava in giro per le aule o a cercare le bidelle per fare delle fotocopie. Comunque non mi dispiaceva passeggiare un po' per l'edificio. Poi oggi avremmo cantato una canzone. Non era giornata
particolarmente pesante. -Yuri, vieni con me?- chiesi alla ''black pearl''. Non mi andava di andare in giro da sola.
-Arrivo HyoYeon!- rispose lei. Ci avviammo. Adoro la compagnia di Yuri. Con lei le risate sono assicurate.
Non ricordo cosa ci stavamo dicendo di così interessante, ma eravamo talmente prese in chiacchiere che andai a sbattere contro qualcuno e tutti i fogli si sparpagliarono sul pavimento. Mi affrettai a raccoglierli. Anche lui, gentilissimo, mi aiutò. Alzai lo sguardo e lo riconobbi.

-Changmin! -
-Hyoyeon! Ciao! Oddio, scusa se ti sono venuto addosso... stavo andando di fretta e...-
-No, scusami tu. Avevo la testa fra le nuvole, come al solito.-
-Ah... lo so bene!-
Gli diedi una pacca sulla spalla.
-Ecco a te.- mi disse porgendomi i fogli. . Scusami, vado di fretta. Gli altri mi staranno cercando.--Va bene... allora ciao!-
-Ciao!.-
Feci per andarmene
-Ah.... Hyoyeon?-
-Sì-
Changmin si era fermato.
-Senti mi chiedevo... oggi pomeriggio sei libera?-
Rimasi immobile. Non me l'aspettavo. Con la coda nell'occhio vidi Yuri dietro di me, che m'incitava a rispondere.
-Mha... non lo so. Perchè me lo chiedi?- risposi cercando di non sembrare nervosa.
-Oggi noi abbiamo il pomeriggio libero... strano a dirsi, lo so. Gli altri vogliono rimanere in casa a dormire ma io non ho molta voglia. Non so, pensavo che se ti andava... andavamo a prenderci un caffè...-
Era imbarazzato. L'avevo capito perchè aveva parlato velocemente, come se stesse ripetendo a memoria un discorso che aveva già elaborato.
-Direi che si può fare.- risposi – Ti farò sapere.-
-Ah, fantastico.- disse lui. - Ciao Yuri!-
-Ciao.- disse lei, con un tono strano, come per dire ''ah, finalmente te ne sei accorto che ci sono anche io''. Lui se ne andò quasi correndo. Io mi girai.
-Andiamo?.- dissi.
-Ok.- rispose Yuri. Ma rimase immobile. E mi fissava.
-Che c'è?-
-Niente.-
-Perchè mi fissi?-
-Non lo so... credo ti stia venendo un brufolo sulla fronte sai?.-
-Piantala Yuri. Non è mica un appuntamento.-
-No, certo che no.-
-E allora perchè continui a fissarmi?-
Yuri non rispose e scoppiò a ridere. Anche io risi.
-Dai, Hyoyeon! Non negare! Ti piace.-
-Chi? Changmin? Ma no...-
-No eh?-
-No!.-
-Se lo dici tu...-
Ci fu un attimo di silenzio.
-Bhe...- mormorai – Diciamo che mi sta... particolarmente simpatico!.-
Continuammo a camminare, ridendo come matte.
 
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view post Posted on 3/6/2012, 13:36

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CAPITOLO III



Hyoyeon e Yuri arrivarono alla sala di registrazione. Mentre le aspettavamo ripassavamo un po' il testo della canzone. Ma io non avevo assolutamente voglia di cantare. Era stata una bruttissima giornata e non avevo assolutamente voglia di continuarla. In più, l'operatore mi guardava in modo compassionevole e questo non lo sopportavo.
<<gli artisti non lo sanno... tutti gli altri sì>> aveva detto Amber. << Tranquilla, nessuno ti fermerà per consolarti o parlarti.>> aveva aggiunto. Ma quello sguardo... non potevo far altro che ricambiarlo, e poi abbassarlo.
-Ok, - disse Yuri – possiamo cominciare.-
Già subito le prime strofe si capiva che non stavo dando il meglio di me. Si sentiva che non stavo bene. Poi, quando dovevo fare i miei soliti acuti, stonavo o li facevo malissimo.
-Che cos'hai Jess?- mi chiese Tiffany
-Sto bene Stephanie.- risposi io. - Solo che... non mi sento molto bene.-
-Non ha voce.- disse TaeYeon al nostro manager, guardandolo con uno sguardo che diceva tutto.
-Oh...- sospirò lui. Aveva capito. Mi sentivo terribilmente a disagio. E male. Sentivo crescermi dentro di me un'angoscia profonda. Per quanto tempo avrei resistito?
-Posso fare io alcuni acuti al posto suo.- propose TaeYeon.
-Per me va bene.- dissi io, non sapendo cosa rispondere. E mentre lei gridava un Don't wanna say goodbye perfetto al posto mio... non potevo che sentirmi peggio.

Dopo la registrazione incontrammo nuovamente Yunho e i suoi compagni. La seconda volta in una giornata. Wow!
-Ciao ragazze.- disse Yunho – Come è andata?-
-Non benissimo.- dissi io. Risposi per prima, non volevo rimanere in silenzio e sentire le altre che parlavano di me. - Non ho voce. Ho cantato da schifo.-
-Oh, mi dispiace.- disse Yunho comprensivo. - Magari te lo faranno rifare quando ti sarà tornata la voce, non preoccuparti.-
Annuii, per ringraziarlo. Che dolce a darmi supporto morale!
-Scusate, ora dobbiamo proprio andare. Dobbiamo fare le ultime cosa, poi avremo il pomeriggio libero.-
-Davvero? Pensa... anche noi!- esclamò TaeYeon
-Davvero?- urlammo in coro noi.
-Oops, mi sono scordata di dirvelo. Bhe... ora lo sapete. Oggi è una giornata davvero fortunata.-
Fortunata? Ah, bella questa. Tae sapeva anche tutto. E giudicava questa giornata fortunata? Ecco, un altro attacco di rabbia... dovevo controllarmi. In fondo aveva giurato di non dire nulla a nessuno, no?
-Pensa che coincidenza.- disse Yunho -Magari possiamo organizzarci per trovarci...-
Vidi Hyoyeon che rideva sotto i baffi. E adesso cosa le prendeva? Respirò, smise di ridere e poi esclamò:- Io non posso. Ho già un altro impegno.-
Anche Changmin rideva.
-Sì, anch'io ho da fare altrove.-
Tutti ci rimasero di stucco. Eccetto me. Per quel che mi riguardava, non me ne importava nulla di cosa doveva fare Hyo e dove doveva andare Changmin.
-Cosa? Come hai fatto a prendere un impegno se non sapevi che avevamo il giorno libero?- li chiese la nostra leader.
Hyoyeon scosse le spalle. Yuri le diede una gomitata e sghignazzò. Ah, queste vanno in giro da sole per dieci minuti e chissà che cos'avevano combinato.
-A parte questi due associali?- continuò Yunho scherzosamente – Ci state?-
-Per me va bene.- disse TaeYeon – Tutte a favore?- ci chiese.
Stavo per rifiutare, dire che preferivo rimanere a casa e farmi tornare la voce. Poi mi dissi: perché no? E se uscire con degli amici mi avesse tirato su? Se avessi distolto la mente da Krystal solo per un paio d'ore? Mi sentivo un colpa a pensare di dimenticare Krystal per un po'. In più non ero sicura di sentirmi pronta. D'istinto guardai Tiffany. Tiffany, che perse la madre tanto tempo fa. Tiffany, che aveva tanto sofferto. Tiffany che non si era arresa, che aveva continuato a vivere e a sorridere. Sorridere un sorriso che solo Tiffany riesce a sfoggiare. Perché è questo che sua madre vorrebbe. Vorrebbe vedere sua figlia viva. Tiffany. Solo Tiffany. Tiffany fu il mio modello. Grazie a lei, riuscì a dire un -Sì!- convinto. TaeYeon mi guardò e sorrise.
-Perfetto allora.- disse Yunho. Ci salutò. Tutti gli altri suoi compagni ci salutarono. Ci avviammo verso l'uscita. Non badai che Changmin continuava a girarsi per salutare mille volte Hyoyeon.

-Allora... che ne dici di questo? Mi sembra carino.-
-Non è un po' troppo elegante?-
-Yuri... io voglio essere bella per oggi... capito?.-
-Hyoyeon, tu sei SEMPRE bella. Poi non devi far sembrare questo un appuntamento. Altrimenti dai l'impressione che vuoi andare 'di fretta'. Dagli tempo...-
-Yuri, ma cosa stai dicendo? Io non voglio mica...-
In quel momento tutte le altre ragazze entrarono in camera, sbadigliando.
-Che fate?- ci chiese SeoHyun
-Scegliamo un vestito.- aggiunse Yuri, prima che io potessi rispondere.
-Ah, già... il tuo appuntamento.- disse Seo – Ora però andate in salotto a sceglierlo. Noi vogliamo dormire, prima di uscire. Yuri, meglio se ti riposi.-
-Mi riposerò dopo.-
Andammo in salotto mentre le altre spegnevano la luce e si preparavano per dormire.
-Allora dimmi tu come mi devo vestire.- dissi io.
-Semplice, come fosse un pomeriggio normale.-
-Questo NON sarà un pomeriggio normale.-
-Devi farlo sembrare. Ora, mettiti dei jeans, una maglia elegante e qualche gioiello. Poi truccati come vuoi tu, ma non troppo provocante. Ah, e fatti la coda di cavallo?-
-Perché?-
-Stai benissimo con la coda di cavallo. Valorizza il tuo bel visino.-
-Sembri mia madre.-
-Tu prova.-
Trovai dei jeans e una maglia un po' scollata ma non troppo. Mi vestii e mi truccai come mi aveva detto Yuri. Mi pettinai. Avevo dei bellissimi capelli. Biondi, un po' mossi nelle punte. Non volevo farmi la coda di cavallo. Provai. Non mi piacevo. Lo feci notare a Yuri.
-Aspetta...- disse lei. Mi liberò alcune ciocche dall'elastico. Ora avevo due ciuffi biondi che facevano da contorno al mio viso. Ero davvero... wow.
-Allora... come ti vedi?- domandò.
-Sono... sono...- lo ammetto: non volevo darle soddisfazioni.
-Sei fantastica!- disse Yuri soddisfatta.- Ora vai... e stendilo!-
La mandai a quel paese mentre uscivo. Non credo mi avesse sentito.

Yuri entrò in camera e si coricò. Hyoyeon probabilmente era già uscita. Aspettai qualche minuto per assicurarmi che tutte le ragazze si fossero addormentate. Poi mi alzai dal letto e uscii. Erano le tre del pomeriggio. Il sole era ancora alto. Non faceva caldo, anzi, era fresco. Era una bella giornata. Cominciai a camminare, e intanto guardavo il cielo. C'era una sola nuvola bianca, esattamente sopra di me. Dalla forma irregolare. Mi ricordò Krystal. Candida e innocente, sperduta in un cielo azzurro e vuoto. Il vento la trasportava da qualche parte, senza che lei non lo sapesse. Perché lei non poteva saperlo. Lei non ci vedeva. Mia sorella non c'era più. Era come se non ci fosse. La immaginai nel suo letto dell'ospedale, mentre pensava ai suoi bei momenti trascorsi sul palco, con le f(x), alle risate che si era fatta insieme al suo gruppo, a quando provava la coreografia di 'hot summer' e a quante volte ha perso l'equilibrio a causa dei tacchi vertiginosi. E soprattutto sperava di aprire gli occhi e di vedere Amber, Luna, Sulli e Victoria che le portano un bouquet di fiori e le dicono 'bentornata'... ma quando li apre vede il buio. In quel momento il suo mondo era nero e scuro e lei, non sapendo dove andare né come muoversi, l'unica cosa rimanente da fare è piangere. Immaginai Krystal che bagnava il suo cuscino di lacrime. Solo il pensiero fu fatalmente straziante per me. Tanto che mi uscì una lacrima. Una sola, che scivolò giù per la guancia e per il collo, finché arrivò a bagnarmi il petto. Il cuore sentì quella lacrima. Probabilmente fu lui a ordinare agli occhi di far uscir fuori tutta l'acqua che avevo in corpo. Jessica, piantala di piangere mi dissi. Camminai più decisa ed arrivai ad un bar. No, Jessica, non devi fare così. Devi essere forte. Krystal vorrebbe che... ma i movimenti non rispondevano al cervello.

-Jessica... Jessica. Fatemi passare, per favore. Io la conosco! Jessica...- Una voce mi chiamava e io non sapevo il perché. Avevo la vista annebbiata e la schiena che mi faceva male. Mi stropicciai gli occhi e finalmente lo vidi. - C... Changmin...-
- Su, coraggio, ti aiuto ad alzarti.- Non appena alzai la testa misi a fuoco la situazione. Io ero sdraiata sul pavimento del bar e davanti a me c'era uno sgabello rovesciato. Ero caduta all'indietro dalla sedia. Non c'era molta gente, ma alcune persone mi fissavano preoccupate o con disprezzo. Changmin mi teneva per mano e stava cercando di svegliarmi.
- Che cosa è successo?- chiesi, più a me stessa che a lui.
- Io sono appena arrivato.- rispose - Dovevo incontrarmi con... ehm... un'amica.- Con Hyoyeon pensai io. Ma Changmin non poteva sapere che, quando una ragazza riceve un invito dal ragazzo che le piace, lo va a dire a tutte le sue amiche. Quindi rimasi zitta, e ascoltai il resto del racconto.
- Sono entrato nel bar ed ho notato che c'era un po' di trambusto. Mi sono fatto largo tra la folla e ho visto te che litigavi con il barista.-
- Per cosa litigavamo?-
- Tu insistevi per avere un'altra birra. E ne avevi già bevute cinque o sei.-
Mi sbattei una mano sulla fronte. Merda.
- Poi sei svenuta e sei caduta dallo sgabello.- Cercai di tirarmi su. Non appena in piedi ebbi un capogiro.
- Ti aiuto io.- Changmin mi prese il braccio e lo mise sulla sua spalla.
-Devo andare... in ospedale.- mormorai.
- No ce ne sarà bisogno. Sei solo ubriaca. Ti devi riprendere e...-
-No! Non per quello... io...- dissi, con voce più alta, agitandomi.
-Jessica, calmati.-
- Devo vedere Krystal!- ecco. Mi scappò dalla bocca così, senza preavviso. Ero proprio ubriaca.
- Cosa?- gridò Changmin. - Cosa è successo? Krystal? È in ospedale? - Rimasi in silenzio per un po'. Ma ormai il danno era fatto.
-Prometti che non lo dirai a nessuno.-
-Lo prometto.-
 
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view post Posted on 17/8/2012, 20:33

I'm the son of Rage & Love

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